Gli impianti di condizionamento dell’aria possono divenire, in caso di scarsa o inadeguata manutenzione, fonte di diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni che ivi trovano condizioni ideali di sviluppo.
La qualità dell'aria che respiriamo negli ambienti indoor (abitazioni, negozi, uffici, ospedali, scuole e ambienti comuni in genere) dal punto di vista chimico, fisico e biologico è strettamente correlata alla qualità dell'aria esterna, al tipo di ambiente considerato, alle persone eventualmente presenti e all'efficienza dei sistemi di aerazione. L'uomo, gli animali, gli arredi, la polvere e gli impianti di condizionamento, se non correttamente gestiti, sono sicuramente tra le principali fonti di contaminazione microbiologica.
Adeguati piani di manutenzione ed eventualmente di pulizia e sanificazione degli impianti aria, sono condizioni imprescindibili al fine di garantire un ambiente di lavoro salubre e un microclima confortevole.
In base al D. Lgs. 81/08, testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è necessario sottoporre a periodica sanificazione gli impianti di condizionamento ed eliminare qualsiasi sedimento o sporcizia che possano inquinare l’aria respirata.
È quindi indispensabile programmare, anche preventivamente, la manutenzione e la pulizia dei canali dell’aria.
Ispezione visiva.
Valutazione delle problematiche igieniche ed epidemiologiche degli impianti aeraulici.
Analisi funzionale degli impianti aeraulici.
Il sopralluogo con la pre-ispezione da parte dell’ASCS, degli specialisti nella sanificazione e nella pulizia degli impianti aeraulici. I tecnici specializzati eseguono quindi un’analisi dell’impianto e determinano se è necessario attivare le fasi successive o meno.
Videoispezione delle condotte di distribuzione, con registrazione su file della documentazione filmata e/o fotografica.
Prelievi microbiologici di superficie ed analisi per rilevare la presenza di agenti patogeni, muffe e cariche batteriche elevate.
Prelievi fisici per la misurazione delle polveri depositate all’interno delle condotte di distribuzione, eseguita attraverso il metodo gravimetrico
I risultati di una ispezione tecnica possono essere due: l’impianto è pulito e si propone un piano di controllo e monitoraggio, comprensivo di ispezioni tecniche programmate. Diversamente se l’impianto risulta non idoneo è necessario effettuare la bonifica.
Verifica di tutti gli interventi effettuati. Stesura della relazione tecnica di bonifica contenente immagini e filmati pre e post bonifica, rapporti di prova del laboratorio analisi e schede di sicurezza dei prodotti impiegati.
Ispezione tecnica di sorveglianza periodica
La frequenza delle ispezioni visive e tecniche sono consigliate con una frequenza annuale, comunque stabilite in base ai risultati delle precedenti ispezioni e della valutazione dei rischi. Precisiamo che la periodicità dovrà essere valutata caso per caso sulla base della valutazione dei rischi specifici.
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